sei la sete e ciò che deve saziarla.
Pablo Neruda
sei la sete e ciò che deve saziarla.
Pablo Neruda
Ho riconosciuto la felicità dal rumore che ha fatto andandosene.
Jacques Prévert
Un po’ più in là della tua solitudine, c’è la persona che ami
Dino Buzzati
I ricordi ci uccidono. Senza memoria, saremmo immortali
Gesualdo Bufalino
Sono le parole più silenziose, quelle che portano la tempesta.
Friedrich Wilhelm Nietzsche
Qualsiasi idiota può superare una crisi; è il quotidiano che ti logora.
Anton Pavlovič Čechov
Amori mediocri sopravvivono.
Amori grandi vengono distrutti
dalla loro stessa intensità.
Tu mi appartieni, anche se non dovessi vederti mai più.
Alzandosi lentamente, Tamaru disse:
– Cechov ha scritto: «Se in un romanzo compare una pistola, bisogna che spari».
– Che significa?
Tamaru si mise in piedi di fronte a Aomame. Era più alto di lei solo pochi centimetri.
– Vuol dire che in un racconto non si devono introdurre oggetti se non sono necessari. Se in un racconto spunta una pistola, è necessario che a un certo punto della narrazione venga fatta sparare. Cechov amava scrivere racconti privi di fronzoli.
Aomame si sistemò le maniche del vestito, e mise in spalla la borsa a tracolla.
– È questo che ti preoccupa. pensi che se la pistola appare in scena, sicuramente farà fuoco.
– Assumendo il punto di vista di Cechov, sì.
– Quindi potendo vorresti evitarti di procurarmi la pistola.
– È un’arma pericolosa e illegale. Inoltre, aggiungerei che Cechov è uno scrittore attendibile.
– Ma questo non è un romanzo. Stiamo parlando del mondo reale.
Tamaru socchiuse gli occhi e guardò fisso il volto di Aomame.
– Chi può dirlo?
da: 1Q84
di Murakami Haruki
Praticare il rebetiko è un esercizio. Fa riscoprire gli strumenti di orientamento. Disporre di una buona penna. Arrotolarsi una sigaretta, accendersela. Distinguere tra cosa ti appartiene e cosa non ti appartiene. Rimanere in silenzio. Assentire col capo. Decidere. Infilare la giacca solo da una manica e l’altra tenerla appoggiata alla spalla come una carezza, come un abbraccio monco.
Solo che a bere e a fumare, a essere altrove si aprono crepe nel cuore. Consumare il rebetiko vuol dire rischiare. Si spalancano voragini. Ora come ora mi iniziano ad arrivare pesi. La vecchiaia dei miei, i miei destini mancati, la solitudine. É pericoloso sedersi ad ascoltare. Mettersi da soli a tiro di questa mareggiata. É una gioia che piega le gambe, che può farti cadere come un colosso di creta.
Domani mi vado a comprare scarpe e vestito per tutto quello che non sono stato.
da Tefteri
di Vinicio Capossela