Ecco che cos’era la morte: un vuoto immenso, infinito. Come il cielo buio che si estendeva a perdita d’occhio fuori da quella stanza. In che modo avrebbe vissuto la nuova realtà in cui Seiji non c’era più? Aveva cercato di prepararsi, era convinta di essere pronta ad affrontare la sua assenza, ma non aveva capito niente.
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La morte – pensò ancora una volta Tamaki – è un grande vuoto che recide ogni legame. Quelli che restano non possono fare altro che continuare a stringere in mano un filo il cui capo opposto pende pietosamente.
da “IN”
di Natsuo Kirino