Non se ne esce
non è un tunnel
è un vortice
un buco nero
è una forza centripeta
che ti riporta nell’abisso
23/09/2015
Non se ne esce
non è un tunnel
è un vortice
un buco nero
è una forza centripeta
che ti riporta nell’abisso
23/09/2015
L’odore del dolore
Che odore ha il dolore?
Come il freddo, la solitudine, la paura
o la morte,
anche il dolore ha un odore.
Tante volte ho provato a decifrarlo
ma si nasconde, si diluisce,
si camuffa. Offre piste fasulle.
Ha qualcosa di canfora, di chiuso, di rancido,
qualcosa di narcotico,
potrebbe essere alcool, adrenalina o mercurio,
come potrebbe essere ammoniaca,
vertigine o nausea.
Porta stimmate di chiarezza ulcerata,
poggia senza essere visto sulle sedie
e oscilla osceno sulle grucce della tristezza.
Poiché esiste, odora; sì, il dolore odora
nelle occhiaie violacee, nei calici dell’insonnia
e nelle cicatrici paonazze dell’attesa
o dell’angoscia.
Odorano i corpi nel dolore,
odorano la febbre e l’ombra
come odorano la stanchezza, la miseria o la fame.
Odora il dolore e ci opprime
la bocca uno spago,
una spugna nella gola,
quando riconosciamo nitido, pungente,
riconoscibile e insieme indecifrabile,
il suo aroma.
Xulio Lòpez Varcàcel
La poesia che non dico,
quella che non merito.
Paura di essere due
sulla via dello specchio:
qualcuno che dorme in me
mi mangia e mi beve.
Alejandra Pizarnik
Era un uomo solo. La sua solitudine era un abisso nel quale aveva paura, un giorno, di precipitare.
Un baratro di almeno quaranta metri, si diceva, per essere certo di morire se avesse deciso di buttarsi. […] Da sempre la solitudine era stata la sua seconda pelle. E Kristina Tacker non era solo sua moglie. Era anche l’invisibile coperchio che aveva messo a chiusura dell’abisso.
da Nel cuore profondo
di Henning Mankell
Sconfinatamente solo…
cosi mi sento a volte
come se fosse tutto inutile
tutto cosi stupido
tutto cosi triste
Solo
solo con i miei pensieri
con le mie paure
con i miei ricordi
con il mio vuoto
07/06/08 – Pescara