Ti ho sognata…

Ti ho sognata
mi sei apparsa sopra i rami
passando vicino alla luna
tra una nuvola e l’altra
andavi, e io ti seguivo
ti fermavi e io mi fermavo,
mi fermavo, e tu ti fermavi,
mi guardavi e io ti guardavo
ti guardavo e tu mi guardavi
poi tutto è finito.

Nazim Hikmet

Ciò che ho scritto di noi…

Ciò che ho scritto di noi è tutta una bugia
è la mia nostalgia
cresciuta sul ramo inaccessibile
è la mia sete
tirata su dal pozzo dei miei sogni
è il disegno
tracciato su un raggio di sole
Ciò che ho scritto di noi è tutta verità
è la tua grazia
cesta colma di frutti, rovesciata sull’erba
è la tua assenza
quando divento l’ultima luce, all’ultimo angolo della via
è la mia gelosia
quando corro di notte fra i treni, con gli occhi bendati
è la mia felicità
fiume soleggiato che irrompe sulle dighe
Ciò che ho scritto di noi è tutta una bugia
ciò che ho scritto di noi è tutta verità.

Nazim Hikmet

Amo in te…

Amo in te
l’avventura della nave che va verso il polo
amo in te
l’audacia dei giocatori delle grandi scoperte
amo in te le cose lontane
amo in te l’impossibile
entro nei tuoi occhi come in un bosco
pieno di sole
e sudato affamato infuriato
ho la passione del cacciatore
per mordere nella tua carne.
amo in te l’impossibile
ma non la disperazione.

Nazim Hikmet

Sei la mia ebbrezza…

Sei la mia ebbrezza
la mia ebbrezza non è passata
non posso farmela passare
non voglio farmela passare

la mia testa pesante
i miei ginocchi scorticati
i miei stracci inzaccherati

vado verso la luce che brilla e che si spegne
titubando cadendo rialzandomi.

da In esilio, Cracovia 1961

di Nazim Hikmet

Il vento cala e se ne va…

Il vento cala e se ne va
lo stesso vento non agita
due volte lo stesso ramo
di ciliegio
gli uccelli cantano nell’albero
ali che voglion volare
la porta è chiusa
bisogna forzarla
bisogna vederti, amor mio,
sia bella come te, la vita
sia amica e amata come te

so che ancora non è finito
il banchetto della miseria
ma finirà

da Lettere dal carcere a Munevvér 1947

di Nazim Hikmet