Il mio corpo è un marasma. E non posso più trovare scampo. Come l’animale che sente la propria morte, io sento la mia prendere posto nella vita, così forte da togliermi qualsiasi possibilità di combattere. […] Il mio corpo sta per lasciarmi, io fui sempre la sua preda. Preda ribelle, ma preda. So che ci annienteremo l’un l’altra, la lotta quindi non avrà stabilito alcun vincitore. Vana e perenne illusione di credere che il pensiero, essendo intatto, si possa distaccare da quest’altra materia fatta di carne. […] La vita fu crudele nell’essersi tanto accanita con me. Avrebbe dovuto distribuire meglio le sue carte. Mi toccò un gioco troppo cattivo. Un tarocco nero nel corpo.
Frida Kahlo