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Si potrebbe cercare qualche filosofo, nei vari siti, che ha affermato qualcosa di simile.
Io penso che tutte le affermazioni filosofiche siano ipotesi (che possono essere eventualmente confermate solo dopo la morte), anche se, in ipotesi, la filosofia comunque progredisce.
Pensiamo a questo: gli uomini sono un insieme di atomi legati dalle varie forze tra loro. Finché non si rompono. L’idea di giustizia, di bellezza, ecc. , rimangono, anche dopo la nostra dissoluzione fisica. Ipotizziamo che, pur nel variare del contenuto concreto, l’idea in sè rimanga la stessa.
Ora, chi pensa qualcosa di falso, in realtà pensa a una cosa che non è, a qualcosa di irreale. Sì, agisce come chi pensa ad una verità, ma alla sua rappresentazione cosciente non corrisponde nulla. Per non parlare di chi ha scelto la menzogna come stile di vita.
Ecco.
L’insieme di atomi, legato, che poi si dissolverà, quando si rappresenta una verità eterna, che ipotizza come tale, se è nel vero, o, almeno sulla strada giusta, non è come l’insieme di atomi che non si pone il problema di cosa è la verità.
Ricordiamoci che la filosofia è amore per la conoscenza.
Molti non hanno questo amore.
Proprio stamattina ho letto in internet che Dante ha, credo, salvato Averroè, mettendolo, quale filosofo pagano, nel Limbo.
Saluti a tutti
Piergino Pedrocco
Beh, bisognerebbe sapere chi pensa cosa pensa…..